Bilancio

Dalle nuove disposizioni esaminate in precedenza risulta evidente come l’impatto del Codice della crisi d’impresa sulla formazione del bilancio di esercizio, soprattutto per le PMI, risulta particolarmente determinante.

Infatti, il bilancio di esercizio risulta centrale nell’applicazione dei diversi indicatori al fine di pervenire alla determinazione dell’eventuale soglia di allerta al fine di procedere poi con le specifiche segnalazioni previste dal Codice della Crisi.

Il bilancio risulta inoltre uno strumento di garanzia sia per i soggetti deputati al controllo (sindaco o revisore) sia per i soggetti esterni (OCRI) eventualmente chiamati in causa per la valutazione dello stato di crisi dell’impresa.


Pertanto, ancor più di prima, nella predisposizione del bilancio d’esercizio bisognerà porre la massima attenzione nella valutazione e definizione delle singole poste di bilancio al fine di procedere con una rappresentazione veritiera e corretta della situazione economico, patrimoniale e finanziaria della società.

Ne consegue che in sede di formazione del bilancio di esercizio occorrerà verificare tutto il sistema degli indici di allerta come specificato in precedenza.

In particolare per la redazione del DSCR (debt service coverage ratio) si renderà necessario avere la disponibilità di dati prospettici (riferiti all’esercizio successivo) connessi ai flussi finanziari a sei mesi che potrebbero essere facilmente disponibili ove sia già stato impostato un sistema di controllo di gestione con la elaborazione dei budget finanziari (budget di tesoreria e budget fonti e impieghi).

Gli indici devono poter misurare la sostenibilità degli oneri da indebitamento con i flussi di cassa che l’impresa è in grado di generare, nonché l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi. In pratica devono rilevare la sostenibilità dei debiti per almeno sei mesi e valutare la prospettiva di continuità aziendale per l’esercizio in corso.